Ringrazio le studentesse, gli studenti, le famiglie il personale docente e ATA per aver permesso la realizzazione di questo anno scolastico. Auguro a tutti di trovare nell’estate la piena corrispondenza del significato etimologico di vacanza: vi auguro di essere liberi dagli impegni e di trovare il vuoto che rigenera.
Il mio pensiero va alle alunne e agli alunni delle classi quinte.
Care ragazze e cari ragazzi,
siete giunti al termine del percorso al Liceo Copernico, quindi state pensando che si stia concludendo la vostra esperienza come “Copernicani”, no, non è così, Copernicani lo si è per sempre. In questi anni avete imparato a pensare, a parlare, a discutere. Le discipline, gli studi vi hanno dato l’accesso ad una forma di pensiero che vi caratterizzerà per sempre, vi verrà in aiuto per affrontare le complessità e le sfide della vita.
Appartenere alla comunità educante del Liceo Copernico è un arricchimento importante, continuate a coltivare i valori e le relazioni che avete intessuto in questi anni. Voi giovani siete pronti ad affrontare il vostro futuro, la chiave per comprendere la vita è la prospettiva: a seconda del punto in cui vi ponete nel guardare le cose, queste cambiano. La fisica, lo stesso Albert Einstein e la fisica quantistica insegnano che non c’è un’unica realtà, spazio e tempo non sono ciò che ci immaginiamo, la realtà cambia in base ai punti di vista dell’osservatore e quindi anche i problemi che vi troverete ad affrontare cambieranno a seconda del punto di vista in cui vi ponete nei loro confronti, vedrete che ponendovi nella giusta prospettiva molti di questi si riveleranno essere occasioni e opportunità.
In questi anni le conoscenze apprese, le abilità acquisite hanno permesso alla vostra mente di crescere. Avete imparato a creare collegamenti ad espandere le conoscenze. I pensieri che avete maturato sono stati lo strumento che vi ha permesso di arrivare qui oggi.
Il mio augurio per il vostro futuro è di non affidarvi esclusivamente ad essi, di non seguire i vostri pensieri. Il mio augurio per voi è di fidarvi del vostro sentire.
Vi è capitato di sicuro di dirigervi in una stanza, ma di rendevi conto di non sapere perché siete arrivati lì. Dopo scoprite che avevate bisogno di qualcosa che era presente proprio in quel posto. Ecco, dentro di voi c’è un’intelligenza molto più grande di quella che ha prodotto tutti i pensieri che vi hanno sostenuto nell’affrontare una verifica o un’interrogazione, dentro di voi c’è un sentire, seguitelo. Diventate abili a coglierne i segnali, una sensazione di benessere o malessere vi avvicinerà o vi allontanerà da determinate esperienze, persone, studi.
Vi auguro di seguire il vostro sentire, è l’unica strada verso voi stessi.